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Beni strumentali nel 2023: record di fatturato nonostante il calo della domanda nazionale

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Il settore italiano dei Beni Strumentali, rappresentato da Federmacchine, una federazione composta da 12 associazioni di produttori di macchinari, ha concluso il 2023 con un risultato eccezionale, superando nettamente il record stabilito nell’anno precedente. 

 

Tuttavia, dietro questo successo si cela una realtà complessa: 

 

  • crescita significativa delle esportazioni;
  • primo calo del mercato domestico dopo l’impulso generato dagli incentivi del piano Transizione 4.0.

 

Le prospettive per il 2024 indicano un ulteriore declino nella domanda nazionale, il quale sembra potenzialmente superare la modesta crescita delle esportazioni.

 

I dati 2023 di Federmacchine nel dettaglio

 

Ecco i dettagli sui risultati ottenuti dai costruttori di macchinari affiliati alle 12 associazioni che compongono Federmacchine:

 

  • Il fatturato del 2023 si avvicinerà ai 57 miliardi, raggiungendo precisamente 56.935 milioni, con una crescita del 2,8% rispetto all’anno precedente;
  • Le esportazioni registrano un aumento del 5,1%, portandosi a 37.426 milioni, corrispondenti al 65,7% del totale; in altre parole, due macchinari su tre vengono venduti all’estero.

 

Passando ai dati negativi: 

 

  • Le consegne dei costruttori sul mercato interno scendono da 19.800 milioni a 19.509 milioni (-1,5%);
  • Gli acquisti di macchinari dall’estero mostrano una lieve crescita, passando da 11.940 milioni a 11.987 milioni (+0,4%);
  • Considerando sia le vendite in Italia da parte dei costruttori italiani che esteri, il consumo di macchinari da parte delle aziende manifatturiere italiane diminuisce da 31.740 milioni a 31.496 milioni, evidenziando un calo dello 0,8%.

 

Produzione di Beni Strumentali: le proiezioni per il 2024

 

Le prospettive per il 2024 mostrano una continuità con il 2023. Si prevede un ulteriore aumento delle esportazioni (+0,6%), mentre le vendite dei produttori italiani sul mercato nazionale subiranno una contrazione del 4,6%. 

 

Allo stesso modo, è prevista una diminuzione del 2,9% nel consumo da parte delle aziende manifatturiere italiane. Questa riduzione nella crescita delle esportazioni e il più marcato declino della domanda interna avranno un impatto negativo anche sul fatturato, che si prevede in calo dell’1,2%.

 

Le considerazioni di Bruno Bettelli, presidente di Federmacchine

 

Il presidente commenta che la riduzione dell’aliquota per il credito di imposta 4.0 a partire da gennaio 2023 ha avuto un impatto negativo sulle vendite di nuovi macchinari e beni strumentali, insieme all’attesa di nuovi incentivi per il 2024. 

 

L’associazione chiede chiarezza sugli incentivi futuri, soprattutto in relazione al Piano Transizione 5.0, affinché le imprese possano pianificare con certezza. 

 

Bettelli richiede al governo misure strutturali e stabili per favorire la sostituzione delle tecnologie obsolete e migliorare la competitività del settore manifatturiero italiano.

 

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Lorenzo Stefanelli

Lorenzo collabora con Golden Group in qualità di Adv Specialist.
La sua avventura nel digital marketing inizia nel 2018, in questi anni ha acquisito sempre più esperienza aiutando diverse aziende a creare una strategia digitale di successo.
Nell'ultimo periodo si appassiona alla creazione di contenuti, che realizza per il blog di Beni Strumentali.

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