Credito di imposta per beni strumentali: disponibile il nuovo modello di comunicazione dati

È ora disponibile il nuovo modello per la comunicazione dei dati e delle altre info relative all’applicazione del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, in conformità con l’articolo 6 del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39.

Ma come funziona il nuovo modulo? Ogni file deve essere firmato digitalmente con un certificato di firma elettronica qualificata valido, rilasciato da un’Authority di Certificazione. Le comunicazioni devono essere inviate tramite PEC all’indirizzo transizione4@pec.gse.it.

Si precisa quindi che il file non deve essere stampato e firmato manualmente. I PDF da allegare alla PEC non devono essere salvati come immagini o risultare da scansioni di pagine, ma devono essere generati unicamente dal salvataggio del file PDF compilato correttamente.

L’obiettivo del credito di imposta per beni strumentali

L’intento del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali è quello di fornire sostegno e incentivi alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi. Questi ultimi possono essere sia materiali che immateriali e volti a promuovere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

A chi è destinato il credito per beni strumentali

Il credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali è destinato alle imprese che operano nel territorio nazionale, comprese le sedi operative di soggetti non residenti. Indipendentemente da: 

• struttura giuridica;
• settore di attività;
• dimensioni;
• regime contabile;
• metodo di calcolo del reddito per fini fiscali. 

Questo beneficio è esteso anche agli esercenti arti e professioni, ai professionisti con regime forfetario, alle aziende agricole e alle imprese del settore marittimo.

Restano escluse dall’accesso al credito d’imposta le imprese: 

• in stato di liquidazione volontaria;
• in stato di fallimento; 
• con liquidazione coatta amministrativa;
• in concordato preventivo senza continuità aziendale;
• con qualsiasi altra procedura concorsuale. 

Allo stesso modo, non possono beneficiare del credito d’imposta le imprese soggette a sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

Per poter usufruire del beneficio, le imprese devono garantire il rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre adempiere correttamente agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Come ottenere il credito di imposta per investimenti in beni strumentali

Per quanto riguarda i beni tecnologicamente avanzati, sia materiali che immateriali, le imprese devono presentare una perizia tecnica. Questa deve essere rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali. In alternativa, possono fornire un attestato di conformità emesso da un ente di certificazione accreditato. 

Questa documentazione deve attestare che i beni possiedono le caratteristiche tecniche necessarie per essere inclusi negli elenchi specificati nell’allegato A e allegato B. I beni inoltre devono essere integrati nel sistema aziendale di gestione della produzione o nella rete di fornitura. 

Per i beni con un costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro, è sufficiente una dichiarazione firmata dal legale rappresentante dell’impresa.

Hai bisogno di ulteriori informazioni relative alla compilazione del nuovo modello dedicato al credito di imposta? Compila il form sottostante per una consulenza personalizzata con i nostri tecnici e scarica la nostra guida!