BENI STRUMENTALI

Contributi beni strumentali per innovazione al sud: esenzione ritenuta del 4%

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Con la risposta all’interpello numero 6 del 12 gennaio 2024, disposta dall’Agenzia delle Entrate, parleremo della mancata detrazione fiscale del 4% sui fondi destinati alla creazione di nuovi ecosistemi per l’innovazione nel sud Italia, finalizzati all’acquisto di beni strumentali

I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

La detrazione del 4% non si applica ai finanziamenti volti a favorire la creazione di nuovi ecosistemi per l’innovazione nel Sud, mirati all’acquisto di attrezzature. 

 

Questa precisazione è stata fornita dall’Agenzia delle Entrate in risposta alla richiesta di chiarimenti numero 6 datata 12 gennaio 2024. L’ente afferma inoltre che la quota deve essere calcolata in modo preciso e misurabile.

 

Nonostante tali finanziamenti sostengano investimenti complessi che non si limitano esclusivamente all’acquisizione di beni strumentali, il richiedente può determinare in modo chiaro e misurabile la parte destinata a tali spese.

 

Per ciascuna finalità sono infatti disposti differenti provvedimenti di liquidazione e tale somma deve essere estromessa dall’applicazione del 4%.

Ritenuta 4% per beni strumentali: quando non si applica

Nella risposta all’interpello numero 6 del 12 gennaio 2024, l’Agenzia delle Entrate fornisce spiegazioni riguardo al trattamento fiscale dei finanziamenti per promuovere la creazione di nuovi ecosistemi per l’innovazione nel Sud.

 

La questione sorge dall’interrogativo posto dal richiedente, riguardante l’applicazione della detrazione del 4% stabilita dall’articolo 28, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 29 settembre 1973.

 

Poiché non esiste una specifica disposizione in merito, l’Agenzia delle Entrate richiama le norme ordinarie che regolano la tassazione diretta.

 

In particolare, viene citato l’articolo 85, comma 1, del TUIR che considera come ricavi:

 

  • i finanziamenti in denaro o il loro valore normale, in natura, ottenuti in base a contratto;
  • i finanziamenti ottenuti esclusivamente per conto esercizio, come stabilito dalla legge.

 

Successivamente, l’Amministrazione finanziaria distingue tra diverse categorie di contributi, classificati in base alla loro finalità:

 

  • Contributi in conto esercizio, utilizzati per affrontare le necessità di gestione;
  • Contributi in conto capitale, mirati ad aumentare i mezzi patrimoniali aziendali senza obbligo di specifico investimento.
  • Contributi in conto impianti, vincolati all’acquisizione o alla realizzazione di beni strumentali ammortizzabili, ai quali vengono parametrati.

 

Come afferma il  comma 2 dell’articolo 28 del d.P.R. n. 600 del 1973:

 

Le regioni, le province, i comuni, gli altri enti pubblici e privati devono operare una ritenuta del quattro per cento a titolo di acconto delle imposte indicate nel comma precedente e con obbligo di rivalsa sull’ammontare dei contributi corrisposti ad imprese, esclusi quelli per l’acquisto di beni strumentali

 

L’utilizzo della ritenuta avviene se si verificano queste due condizioni

 

  • Il beneficiario del contributo sia un’azienda;
  • I contributi non devono essere destinati all’acquisto di beni strumentali.

Ritenuta 4% per beni strumentali: quando si applica

Dopo aver fornito un riassunto del contesto normativo di riferimento, l’Agenzia delle Entrate analizza i casi in cui si applica la detrazione del 4%.

 

La legge non identifica esplicitamente i finanziamenti soggetti alla detrazione, ma indica quelli esentati: i finanziamenti per l’acquisto di beni strumentali sono esclusi dalla detrazione a titolo di acconto.

 

Per quanto riguarda le spese ammissibili al finanziamento, il richiedente ha precisato che la parte del finanziamento destinata all’acquisto di beni strumentali costituisce un contributo conto impianti e può essere determinata in modo oggettivo.

 

Sono stati quindi emessi due distinti provvedimenti di liquidazione

 

  • per i beni strumentali
  • per i servizi di varia natura. 

 

Nel modello specifico devono essere indicati:

 

  • la descrizione dei beni strumentali;
  • l’importo delle spese, inclusa l’IVA.

 

Secondo quanto stabilito dalla risoluzione del 29 marzo 2002, n. 100/E, per i piani di investimento complessi che comprendono sia spese per beni strumentali che per quelli di varia natura:

 

“se il contributo non è determinato come percentuale delle spese ammesse al beneficio o in base ad altri criteri obiettivi che ne consentano la ripartizione tra l’una e l’altra categoria di spesa, l’intero importo del contributo stesso va assoggettato alla disciplina della lett. b) del comma 3 dell’art. 55 del TUIR.”

 

Poiché il richiedente è in grado di determinare con precisione l’importo del finanziamento destinato all’acquisto di beni strumentali al momento del suo erogazione, tale importo non sarà soggetto alla detrazione del 4% prevista dal comma 2 dell’articolo 28 del d.P.R. n. 600 del 1973.

 

Abbiamo quindi cercato di rendere più comprensibile il contributo innovazione al sud interconnesso all’acquisto di beni. 

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Lorenzo Stefanelli

Lorenzo collabora con Golden Group in qualità di Adv Specialist.
La sua avventura nel digital marketing inizia nel 2018, in questi anni ha acquisito sempre più esperienza aiutando diverse aziende a creare una strategia digitale di successo.
Nell'ultimo periodo si appassiona alla creazione di contenuti, che realizza per il blog di Beni Strumentali.

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