BENISTRUMENTALI

Cosa sono i Beni Strumentali

I Beni strumentali sono l’insieme di prodotti materiali e immateriali (impianti, macchinari, attrezzature, software o licenze) utilizzati da imprese e professionisti nei processi produttivi. Tradizionali o innovativi, sono fattori a medio lungo ciclo di utilizzo e perciò, poiché vengono utilizzati a lungo, sono sempre ammortizzabili.

Sai cosa sono i Beni Strumentali?

Partiamo dalle basi: quando si parla di beni strumentali si intende l’insieme di prodotti materiali (impianti, macchinari, attrezzature) e immateriali (software o licenze) utilizzati dalle imprese e dai professionisti con l’obiettivo di ottimizzare l’efficienza produttiva.

E i Beni Strumentali 4.0 invece?

Essenzialmente, ciò che contraddistingue i beni strumentali dai beni strumentali 4.0 è il requisito dell’interconnessione. Difatti rientrano anche in questa categoria i beni collegati alla trasformazione tecnologica e digitale. Come ad esempio i sistemi di intelligenza artificiale, i software che agevolano l’interfaccia uomo-macchina e le soluzioni automatizzate. 

Le finalità d'utilizzo dei beni strumentali possono includere:

La diversificazione delle attività
L'incremento della produttività
La sostituzione dei beni obsoleti
L'accrescimento della produzione
Il miglioramento della qualità aziendale

Quali sono i Beni Strumentali e relativi finanziamenti?

I beni strumentali si dividono in tre differenti categorie ognuna delle quali ha caratteristiche proprie:
Beni Mobili

I Beni Mobili costituiscono la categoria più estesa di beni strumentali.

Esempi di beni strumentali sono: veicoli commerciali e industriali, camion e furgoni, autoveicoli ed anche tutte le attrezzature e gli impianti propri di un’azienda. Rientrano altresì nella categoria di beni mobili anche le macchine e gli arredi da ufficio, come computer, smartphone, scrivanie e armadi.

In questo specifico caso l’ammortamento avviene in breve tempo, mediamente entro i primi 10 anni di utilizzo.

Beni Immobili

La seconda categoria di bene strumentale invece riguarda gli immobili, ossia i fabbricati.

Questi ultimi possono essere intesi sia come immobili già esistenti sia come ancora da costruire e in fase di progettazione. Alcuni esempi possono essere i magazzini, gli uffici, i negozi e i capannoni.

Per i beni strumentali immobili il periodo di ammortamento è molto più lungo in quanto i costi sostenuti sono evidentemente maggiori. Solitamente quindi si può arrivare ad ammortizzare l’investimento in beni immobili fino a cinquanta anni.

Beni Immateriali

La terza, ed ultima, categoria di beni strumentali è quella relativa ai beni immateriali, definiti anche come immobilizzazioni immateriali.

Sono qui compresi brevetti, marchi, software e altri diritti di proprietà intellettuale derivanti dal know-how aziendale.

In quest’ultimo caso la durata dell’ammortamento è strettamente collegata alla velocità con cui il valore deperisce nel tempo. Ad esempio la durata di una licenza oppure di un brevetto.

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Un'ulteriore classificazione dei beni strumentali è quella che li divide secondo natura e destinazione.

Si definiscono beni strumentali per natura quegli immobili relativi ad imprese commerciali che, senza una trasformazione importante, non sarebbero destinabili ad un impiego diverso. 


In questa categoria vi possono rientrare anche gli immobili che non sono utilizzati o che sono stati concessi in locazione o comodato.

I beni strumentali per destinazione sono invece quelli utilizzati solamente nell’esercizio d’impresa.  


Quindi essi vengono utilizzati direttamente dall’imprenditore all’interno del processo produttivo a titolo di proprietà o di altro diritto reale.

Sai come finanziare la tua azienda?

La risposta il più delle volte è no. Per questo prima di procedere con il mostrarti i vantaggi di cui puoi beneficiare, è necessario fare un po’ di chiarezza con le due normative più importanti della transizione 4.0.

La Nuova Sabatini nel dettaglio

La Nuova Sabatini è il provvedimento promulgato dal MISE per semplificare l’accesso al credito e aumentare così la competitività del sistema produttivo italiano. In che modo? 

 

Con la Legge di Bilancio 2022, sono stati modificati i finanziamenti previsti dalla Nuova Sabatini ed è stato istituito un fondo destinato alle aziende pari a 900 milioni di euro, riscattabili fino al 2027. Più nello specifico, l’obiettivo della Nuova Sabatini è supportare investimenti in macchinari, impianti, attrezzature e beni strumentali ordinari; nonché software e tecnologie digitali. 

Bisogna tenere a mente però che questa normativa ha due grandi limitazioni:

 

  • Prevede un contributo sul pagamento degli interessi ma non sulla quota capitale dell’investimento effettuato;
  • Richiede un intermediario bancario o una società di leasing per ottenere le agevolazioni previste. 

CRI 4.0

Con l’arrivo dei beni strumentali 4.0 è sensibilmente cresciuto anche l’interesse da parte delle imprese e degli imprenditori nell’innovazione dei propri sistemi produttivi. 

 

Perchè? 

 

Le ragioni sono più di una, ma sostanzialmente è cambiata la tipologia di agevolazione messa a disposizione delle imprese ed ora sono aumentati i benefici derivanti dall’ottenimento dei finanziamenti pubblici. 

Se fino al 2019 chi aveva intenzione di investire in beni strumentali 4.0 poteva ricorrere solamente al superammortamento o all’iperammortamento dei costi sostenuti; a partire dal 2020 le istituzioni pubbliche hanno stanziato un credito d’imposta dedicato. Ora infatti, possono accedere alle agevolazioni anche le realtà aziendali in perdita o che hanno una qualsiasi forma di debito nei confronti della Pubblica Amministrazione. 

 

In aggiunta alla Nuova Sabatini, che prevede un credito d’imposta calcolato esclusivamente sugli interessi, il CRI 4.0 (credito d’imposta 4.0), pari al 40% per l’anno 2022 – è calcolato sull’intero investimento e comprende sia la quota capitale sia gli interessi.