BENI STRUMENTALI
Guida al credito di imposta sui beni strumentali immaterali
Nell’era della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica, il governo italiano ha introdotto significative agevolazioni fiscali per stimolare le imprese a investire in beni strumentali immateriali. Questa evoluzione, iniziata con il concetto di “Industria 4.0” e progredita fino alla “Transizione 4.0”, segnala un cambio di paradigma nell’approccio economico e produttivo nazionale.
Inizialmente noto come iperammortamento, questo incentivo è stato trasformato nel credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali 4.0. A partire dal 2020, si è assistito a un ampliamento delle opportunità offerte, con l’inclusione di imprese di vari settori e dimensioni, e l’aggiunta di benefici significativi come l’estensione alle imprese agricole.
Il credito d’imposta 4.0 rappresenta una formula vantaggiosa, permettendo alle aziende di compensare debiti fiscali attraverso l’acquisto di beni immateriali. Questo strumento fiscale è particolarmente apprezzato per la sua flessibilità e immediatezza.
Beni Strumentali Immateriali quali sono
I beni immateriali qualificabili per il credito d’imposta includono software, sistemi di system integration, piattaforme e applicazioni. L’obiettivo è incentivare l’acquisto di strumenti che promuovano l’automazione e l’interconnessione digitale nelle aziende.
Condizioni e aliquote dei crediti di imposta 4.0
Per qualificarsi per il credito d’imposta, i beni immateriali acquistati devono essere:
- direttamente funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa;
- convalidati da una verifica di fattibilità per assicurare che i beni rispettino le normative;
- in grado di contribuire efficacemente alla modernizzazione aziendale.
L’agevolazione viene corrisposta come segue:
Investimenti dal 01/01/2020 al 31/12/2022 con consegna entro il 30/06/2023.
- Se l’ordine è accettato e pagato un acconto del 20% entro il 31/12/2022;
- Credito d’imposta: 50% del costo;
- Limite massimo di costi ammissibili: 1 milione di euro.
Investimenti dal 01/01/2023 al 31/12/2023 con consegna entro il 30/06/2024.
- Se l’ordine è accettato e pagato un acconto del 20% entro il 31/12/2023;
- Credito d’imposta: 20% del costo;
- Limite massimo di costi ammissibili: 1 milione di euro.
Investimenti dal 01/01/2024 al 31/12/2024 con consegna entro il 30/06/2025.
- Se l’ordine è accettato e pagato un acconto del 20% entro il 31/12/2024;
- Credito d’imposta: 15% del costo;
- Limite massimo di costi ammissibili: 1 milione di euro.
Investimenti dal 01/01/2025 al 31/12/2025 con consegna entro il 30/06/2026.
- Se l’ordine è accettato e pagato un acconto del 20% entro il 31/12/2025;
- Credito d’imposta: 10% del costo;
- Limite massimo di costi ammissibili: 1 milione di euro.
Settori Beneficiari e Esclusioni
L’agevolazione è aperta a tutte le imprese italiane, indipendentemente dal settore. Tuttavia, ci sono alcune esclusioni, come i beni destinati al turismo, all’industria edilizia e ai trasporti pubblici.
Questo scenario in rapido cambiamento dimostra un impegno del governo verso la modernizzazione e la digitalizzazione dell’economia italiana. Con queste politiche, l’Italia si sta posizionando come un hub dinamico per l’innovazione e la trasformazione digitale.
Il credito d’imposta sui beni strumentali immateriali rappresenta una straordinaria opportunità per le aziende italiane di accelerare la loro transizione verso l’era digitale.
Lorenzo Stefanelli
Lorenzo collabora con Golden Group in qualità di Adv Specialist.
La sua avventura nel digital marketing inizia nel 2018, in questi anni ha acquisito sempre più esperienza aiutando diverse aziende a creare una strategia digitale di successo.
Nell'ultimo periodo si appassiona alla creazione di contenuti, che realizza per il blog di Beni Strumentali.
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